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Come attivare fibra tim

Come attivare fibra tim

Tim chi siamo

TweetShareSharePinTelecom Italia (TIM) e il finanziatore statale italiano CDP hanno approvato un accordo preliminare al fine di creare un operatore nazionale di rete ultraveloce che combina le attività di rete di TIM e del rivale minore Open Fiber.
Il consiglio di amministrazione di TIM ha anche accettato di sottoscrivere un processo più ampio mediato dal governo per creare una singola rete nazionale attraverso la fusione di FiberCop con Open Fiber, un’unità di ultrabroadband all’ingrosso parzialmente di proprietà di CDP.
Ha aggiunto che l’indipendenza e la terzietà dell’azienda sarebbero garantite da un meccanismo di governance condiviso con CDP, che emergerebbe come principale azionista dell’impresa, aperta ad altri giocatori.
FiberCop continuerà ad assicurare la copertura FTTH, con una velocità di connessione di 1 Gbps, con l’obiettivo di raggiungere il 76% delle unità immobiliari delle aree grigie e nere, che equivale alla copertura di un totale del 56% delle unità immobiliari tecniche del paese, entro il 2025. Nelle aree bianche TIM continuerà il dispiegamento di UBB già in corso.
La nuova società – di cui TIM deterrà il 58 per cento, KKR Infrastructure il 37,5 per cento e Fastweb il 4,5 per cento – offrirà servizi di accesso passivo delle reti secondarie in rame e fibra a tutti gli operatori.

Notizie su telecom italia

In Italia, TIM è l’operatore storico e uno dei due maggiori fornitori di infrastrutture in fibra (l’altro è Open Fiber). TIM passa 20 milioni di case con la tecnologia fiber-to-the-cabinet (FTTC) e fiber-to-the-home (FTTH) e ha 7,6 milioni di clienti fissi a banda larga.
Attualmente, FiberCop ha il 20% di copertura fiber-to-the-home (FTTH), che equivale a 5 milioni di case passate. A medio termine, entro il 2023, il gruppo punta a un roll-out della fibra che raggiunga il 42% di copertura. Infine, entro il 2025, l’azienda ha fissato l’obiettivo di coprire il 56% delle abitazioni in Italia, equivalente a 16,5 milioni di passaggi in fibra ottica (FTTH).
Complessivamente, entro il 2025, FiberCop intende che il suo roll-out di fibra fornisca connettività a 1.6k comuni in Italia. A sua volta, sulla base delle linee guida dell’Unione Europea, l’azienda coprirà il 100% delle aree nere, il 76% delle aree nere e grigie e il 56% delle aree bianche. Per definizione, le aree nere costituiscono aree in cui sono presenti 2+ reti ultrabroadband (UBB) di diversi operatori, le aree grigie hanno 1 altra rete ultrabroadband (UBB), e le aree bianche non ne hanno nessuna.

Servizi di telecom italia

E’ stato membro del consiglio di amministrazione di società nazionali del Gruppo (Flash Fiber) e membro del consiglio di amministrazione di società internazionali (Mediterranean Nautilus) oltre che segretario del consiglio di amministrazione di alcune controllate di Telecom Italia.
Ha maturato un’esperienza più che ventennale nel mercato delle telecomunicazioni, ricoprendo ruoli in diversi settori aziendali, partendo dall’area tecnica, fino ad assumere crescenti responsabilità nel Marketing e nelle Vendite.
Nel 2001 ha partecipato alla nascita della direzione commerciale Wholesale di TIM, maturando una grande esperienza del mercato di riferimento, svolgendo sia attività di progettazione e ingegnerizzazione di nuovi servizi, sia di marketing e vendite. È stata responsabile del settore “Marketing dei servizi non regolamentati”, poi del settore “Connettività e servizi IP”, estendendo la sua responsabilità allo sviluppo dell’offerta regolamentata per i servizi di interconnessione e, infine, Sales Manager del settore “Area Commerciale Centro Sud”.
Ha iniziato la sua carriera professionale in TIM nel 1999, presso la Divisione Network, con responsabilità legate alla progettazione delle reti mobili di seconda e terza generazione e ha poi proseguito la sua esperienza tecnica nello start up del quarto operatore mobile italiano BLU.

Italia telecom

Infratel Italia, che è di proprietà del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), è progettato per fornire reti a banda ultra larga nelle aree rurali dove nessun operatore è interessato a costruire reti commerciali.
L’accordo arriva nonostante il fatto che all’inizio di questo mese TIM – ex Telecom Italia – ha perso un ricorso alla Corte di giustizia europea sulla decisione di Infratel di assegnare a Open Fiber un contratto per costruire la sua rete rurale a banda larga.
Il nuovo accordo dà a TIM l’accesso alla fibra di Infratel per collegare i clienti in 600 comunità nelle regioni di Abruzzo, Calabria, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna e Toscana. Queste città sono quelle che il MiSE chiama “aree di fallimento del mercato”.
Infratel ha detto che l’accordo di 15 anni “rappresenta una sinergia virtuosa tra pubblico e privato per superare il digital divide” in Italia. Esso “prevede un significativo acquisto” da parte di TIM dell’infrastruttura di fibra oscura di Infratel.
Bellezza ha dichiarato che: “Il MiSE esprime soddisfazione per la firma di un accordo che permette l’attivazione di servizi a banda ultra larga da parte di un operatore, dove è stata collocata la fibra pubblica interamente finanziata dallo Stato.”